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Nuovo Codice dei contratti pubblici: le principali novità per i lavori pubblici

In attuazione della legge delega 21 giugno 2022, n. 78 è stato adottato il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, recante “Codice dei contratti pubblici”.

Il provvedimento costituisce il nuovo Codice dei contratti pubblici per lavori, servizi e forniture.

Il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 77 del 31 marzo 2023 - Suppl. Ordinario n. 12, ed è entrato in vigore il 1° aprile 2023. Le disposizioni in esso contenute, con i relativi allegati, eventualmente già sostituiti o modificati ai sensi delle relative disposizioni, acquisteranno invece efficacia il 1° luglio 2023, come specificato nell’art. 229 dello stesso testo.

Si allega una prima analisi delle principali novità e/o criticità di interesse per il settore dei lavori pubblici, corredata da una tabella di sintesi, con riserva di effettuare successivi ulteriori approfondimenti di carattere tematico. 

Disponibili in allegato:

  • Analisi_nuovo_Codice_dei_Contratti Apri
  • Tabella_sintesi Apri 

Proroga validità Prezzario Unico Regionale per i lavori pubblici nella Regione Siciliana

 

Con decreto n. 4/Gab del 20 gennaio 2023 dell’Assessore per le infrastrutture e la mobilità, è stata prorogata al 31 dicembre 2023 la validità del Prezzario unico regionale adottato con precedente decreto dell’Assessore regionale per le infrastrutture e la mobilità n.17/Gab del 29 giugno 2022.

Il testo integrale del provvedimento, unitamente all’allegato “Prezzario unico regionale per i lavori pubblici anno 2022”, è consultabile nel sito istituzionale del Dipartimento regionale tecnico dell’Assessorato delle infrastrutture e della mobilità.

Link al sito della Regione

Allegati

GURS_03022023

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Sottoscritto il nuovo Contratto integrativo dell'Edilizia per la provincia di Agrigento - 28-04-2022.

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"Sottoscritto il nuovo Contratto integrativo dell'Edilizia"

In data 28 aprile 2022, presso la sede dell’ANCE Agrigento è stato sottoscritto il nuovo Contratto Integrativo Provinciale delle Imprese edili ed affini della provincia di Agrigento del c.c.n.l. 18 luglio 2018, tra ANCE Agrigento e le OO.SS., Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil.

Si allega una nota del Presidente di ANCE AGRIGENTO ed il Contratto Integrativo Provinciale dell'Edilizia.

2  allegati

Lett.Pres.Salamone- Rinnovo contratto integrativo provinciale 

Contratto integrativo provinciale Edilizia -28-04-2022 

Ance Agrigento: “Da dieci mesi la Regione non paga le imprese, c’è il rischio di un default del sistema”

 

Ance Agrigento: Da dieci mesi la Regione non paga le imprese, c’è il rischio di un default del sistema”

Il Presidente Provinciale Carmelo Salamone:

 Gli imprenditori sono costretti ad anticipare le somme connesse al costo del lavoro e per lacquisto di materie prime, una situazione insostenibile”

Agrigento 24 luglio 2021 - "Da ben dieci mesi la Regione non versa un centesimo nelle casse delle imprese che stanno svolgendo la propria attività per la pubblica amministrazione, mettendo in ginocchio un intero comparto. In quest'ottica appare quasi ironico che si annuncino misure straordinarie di sostegno per i danni provocati dal Covid".

A intervenire è il presidente di Ance Agrigento, l'associazione nazionale dei Costruttori edili, Carmelo Salamone.

"Nonostante sia stata la politica a modificare le attuali norme proprio per sostenere le aziende in un momento di difficoltà, ampliando al 30 per cento l'anticipazione per la realizzazione degli interventi – spiega il presidente Salamone - ma anche inserendo misure assolutamente contestate, come lo split payment, che sono state praticamente imposte con la scusa che fossero di aiuto alle imprese, al momento l'unica certezza è che da novembre 2020 non viene versato alcunché nelle casse delle aziende, che oggi stanno comunque meritoriamente continuando i lavori assegnati, indebitandosi pur di rispettare gli impegni presi. Una situazione insostenibile - prosegue Salamone - sia per la crisi, sia per l'aumento significativo dei costi per le materie prime. Tutto è sulle spalle degli imprenditori, con il rischio concretissimo di un vero e proprio default del sistema: molte aziende potrebbero infatti decidere, stante l'assenza di trasferimenti, di sospendere le attività in corso. Sarebbe un danno per tutti, in primis per i cittadini, e anche una beffa, dato che molti di questi cantieri sono stati annunciati in pompa magna e con cerimonie per il taglio del nastro a cui, guarda caso, erano presenti proprio esponenti anche della Regione. In ultimo - conclude Carmelo Salamone - lancio un appello alla politica: se l'obiettivo finale di tutte queste scelte è far chiudere le aziende si abbia almeno il coraggio di dirlo chiaramente. Non si camuffi come 'cura' quello che invece è un veleno".

2 allegati

Comunicato Stampa 24-07-2021.pdf

Rassegna stampa 25-07-2021.pdf

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