La L. n. 109/15, di cui si allega copia, di conversione del D.L. 21 maggio 2015, n. 65, concernente le disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR, pubblicata in G.U. n. 166/15, ha previsto il rifinanziamento di alcune delle misure di sostegno al reddito disciplinate dal nostro ordinamento.
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Si tratta, in particolare, del finanziamento dei contratti di solidarietà di tipo “B” di cui all’articolo 5, commi 5 e 8, del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236, per i quali è stata autorizzata, per l’anno 2015, la spesa nei limiti di 140 milioni di euro a carico del Fondo sociale per occupazione e formazione, in luogo dei 70 inizialmente previsti.
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Inoltre, è stato incrementato di 20 milioni di euro, per l’anno 2015, sempre a valere sulle risorse del Fondo sociale per occupazione e formazione, il limite di spesa previsto all’articolo 3, comma 3-septies, del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2015, n. 11, relativo alle proroghe fino a 24 mesi dei trattamenti di integrazione salariale nei casi di Cigs per cessazione attività.
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Infine, per consentire l’incremento del 10% del trattamento integrativo riconosciuto a seguito della stipula dei contratti di solidarietà ex L. n. 863/84 (dal 60% al 70%), è stato incrementato di 150 milioni di euro, per l’anno 2015, il finanziamento previsto dall’articolo 2-bis, comma 1, del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2015, n. 11, a valere sulle risorse del Fondo sociale per occupazione e formazione. Tale rifinanziamento interesserà gli accordi e le relative istanze stipulati e presentate prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo di riforma degli ammortizzatori sociali, attuativo dell’articolo 1, comma 2, lettera a), della legge 10 dicembre 2014, n. 183.
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In relazione a tale ultimo rifinanziamento, e per gli aspetti più strettamente operativi, è intervenuto l’Inps con la nota n. 5100/15, anch’essa allegata, a cui si fa esplicito rinvio per una puntuale informativa.
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